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La storia su Baba Jaga è stata ideata da un uomo che ha incontrato una divoratrice. In questo caso però, una cosa è certa: la favola è troppo leggera. Infatti, fornisce solo una blanda idea di quello che accade ad un viaggiatore che ha la sfortuna di attraversare il regno di una divoratrice.

Andrzej Sapkowski, GI


Nella traduzione di Danusia Stok, le divoratrici sono dette "annis nere" ("black annis" in inglese).

The Witcher

Template:Infoboxbestiario Le divoratrici sono un tipo di necrofago che compaiono nel videogioco originale. Hanno l'aspetto di megere molto vecchie e brutte, che escono dalle proprie tane dopo il tramonto in cerca delle proprie prede.

Voce del Diario The Witcher

"Le divoratrici vengono scambiate spesso per streghe, poiché appaiono come donne molto vecchie e brutte e sono famose per la loro dissolutezza. Queste creature sono avide di carne umana; benché si cibino spesso di carcasse, soprattutto bramano la carne fresca. Le divoratrici cacciano dopo il tramonto, in gruppi che i contadini scambiano per sabbat. Amano ingannare le loro vittime e torturarle ma non c'è un racconto veritiero sui voli notturni a cavallo di scope né sulle loro casette di pan di zenzero."

Luoghi

Fonti

Note

  • Le divoratrici compaiono solo nel Capitolo IV.
  • I resti di questi mostri non conterranno la polvere d'ombra o i denti di divoratrici, se non si ha la corrispondente voce del diario.
  • Le divoratrici sono uno dei numerosi modelli censurati nella versione nord americana del gioco.

The Witcher 3: Wild Hunt

Le divoratrici, o divoratori come vengono chiamati nel diario, sono una variante più potente e pericolosa dei demoni putrefatti.

Dal diario

I divoratori sono una specie particolarmente pericolosa di demone putrefatto, poiché dotati di un insaziabile appetito per la carne umana.

Il Libro dei Mostri

La caratterizzazione che CD Projekt ha dato alle divoratrici è presa dal Libro dei Mostri, incluso nell'Edizione da Collezione del videogioco The Witcher per la Polonia, l'Ungheria e la Repubblica Ceca:

Come le wraith diurne, questi mostri sono fortemente radicati nella cultura Slava. Il nome fu menzionato da Sapkowski; l'idea che le divoratrici ricordassero delle vecchie streghe fu consequenziale. L'artista si impegnò per creare la vecchia più brutta possibile, e così nacque la divoratrice. Nella sua forma finale, la divoratrice è una specie di strega, con un lungo naso adunco, seni calanti e un'enorme ventre gonfio. Apre la bocca piegandola in un disgustoso sorriso, e la lingua che si protende, come una proboscide, i capelli neri la fanno assomigliare ad una specie di cane ansante.

Le divoratrici incarnano gli incubi dei bambini delle streghe crudeli e sadiche, che li rapiscono per mangiarli.

In questa illustrazione di uno dei flashback di Geralt, lo strigo difende un bambino da una divoratrice. Il modo in cui guarda il ragazzino, spiega il terrore dei suoi occhi.

Galleria

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